Fiaba di Natale


Camminare sul filo della propria esistenza e, durante il percorso, incontrare i propri affetti, volti conosciuti, personaggi simbolici, ma anche e soprattutto le proprie paure e i punti di forza, le ventature che ci tengono ben saldi, attaccati alla vita. Senza rinunciare però a quello slancio che ci permette di spiccare il volo.

Se poi a compiere l'impresa è un funambolo di sessantasette anni, che sprizza tenerezza e caparbietà, l'Uomo dell'aria lo chiamavano, e la storia è ambientata in un luogo imprecisato e a farle da spettatrice è la scia splendente delle Geminidi, le stelle cadenti di dicembre, le comete, eccovi servita la Fiaba di Natale. Parliamo del romanzo di Simona Baldelli, edito da Sellerio.

Una scrittura poetica, che evoca immagini che scaldano il cuore, come può farlo un racconto di Natale, appunto. Il percorso misura centosettantacinque metri, quante, più o meno, sono le pagine del libro - è stato fatto notare; una coincidenza che va ad aggiungersi a una serie di incastri ben distribuiti durante la storia. Dalla biblioteca al campanile della vecchia chiesa diroccata e sfregiata dal terremoto: il percorso è tracciato nell'aria. È lì che sono rivolti gli sguardi stupiti, talvolta anche infastiditi e sicuramente incuriositi dei passanti.

Una lettura che avvince, durante la quale riesci a visualizzare immagini concrete come quella dei "teloni dei gazebo, lucidi d'acqua, risucchiati nei furgoni, come i filmati in cui i fiori sbocciano al contrario", ma anche a immergerti nella dimensione fiabesca evocata da scenari come quello del "blu del cielo [...] bucato qua e là dalle prime stelle". Le stelle, appunto, sembrano guidare la narrazione. "Cosa sono le stelle?" gli aveva chiesto la bambina. "Sogni" le aveva risposto.

Tra le righe, aleggia una domanda: ma perché questa impresa? Forse "una cartolina di Natale" per sua figlia. O piuttosto "una necessità sua, un'urgenza intima cui tuttavia non riusciva a dare un nome".

I personaggi che, a uno a uno, entrano in scena non hanno nomi, sono definiti dalle loro caratteristiche, dalla loro relazione con l'Uomo dell'aria. Lui, risoluto e fragile allo stesso tempo, ci tiene 'sul filo', fino alla fine.

 



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